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    Shabbat Shemot
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- Parashot nitzavIm & vayelech -

Venezia Ebraica - Jewish Venice
- A cura di Rav Alberto Sermoneta -

 

«Attem nizzavìm ha jom cullekhem lifnè A’ Elo hekhem […]»
«Tutti voi oggi vi trovate davanti al Signore vostro D-o […]»
(Nitzavìm, Devarìm 29;9).

È interessante notare come i verbi della parashà di Nitzavim siano tutti al presente; il motivo è assai profondo ed esprime una garanzia per il nostro popolo: quella dell’eternità.
Infatti, leggendo la parashà, notiamo che il Signore si rivolge a tutto il popolo, come se stesse attuando i Suoi proponimenti nel momento in cui li annuncia.
Parashat Nitzavìm ci offre un’ulteriore garanzia, che giunge subito dopo il lungo elenco di maledizioni riportate in Ki tavò; attem nitzavìm ha yom ossia “oggi” al presente, in ogni momento della storia dell’umanità, nonostante tutto, vi trovate davanti al Signore Iddio.
Non c’è niente che possa cambiare il nostro destino; questo è ciò che il Signore D-o ha promesso al popolo e nonostante il suo comportamento sbagliato, Egli manterrà la promessa fatta.
Parashat Nitzavìm viene sempre letta lo Shabbat prima di Rosh ha shana, per il suo legame profondo con questa giornata. Un padre, infatti, per quanto i suoi figli si comportino male, allontanandosi dal suo insegnamento, non può disconoscerli, non potrà mai punirli in modo irreversibile, né i figli, per quanto malvagi non potranno mai scordare il sacrificio dei genitori per mantenerli e farli crescere.
In questi giorni, tra Rosh ha shanà e Yom Kippur, noi dobbiamo, in quanto figli di D-o, renderci conto della nostre caparbietà nei Suoi confronti e approfittare della Sua bontà, per fare una seria teshuvà e ritornare al Suo insegnamento.

Possa l’anno che sta entrando portare teshuvà a noi, rendendoci meritevoli del perdono divino.

 

Shabbat shalom,

Shanà Tovà u-metukà,

Rav Alberto Sermoneta

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