LUNEDI’ 7 OTTOBRE, trecentosessantacinque giorni dopo la tragedia che ha sconvolto Israele, ci siamo incontrati in Sala Montefiore per commemorare il primo anniversario di quei tragici eventi.
Roy Chen, drammaturgo, scrittore e traduttore israeliano, noto al pubblico italiano per i recenti successi in traduzione di Anime (Giuntina, 2022) e Chi come me (Giuntina, 2024), sceneggiatura recentemente riadattata e inserita per il secondo anno consecutivo all’interno del programma della stagione teatrale del teatro “Franco Parenti” di Milano, ci ha guidato in una conversazione profonda sui sentimenti e le percezioni vissute nel corso di quest’anno, paragonato, metaforicamente, ad una lunghissima giornata di angosce.
Nel corso dei suoi interventi, l’autore ci ha raccontato quanto il teatro abbia esercitato un ruolo cruciale nel permettergli di elaborare il dramma; esperienza che non si è limitata alla sfera personale, ma ha influenzato l’intensa attività di volontariato con piccoli attori – in molti casi orfani o ragazzi che hanno vissuto conseguenze dirette degli accadimenti del 7 ottobre – con cui ha collaborato nelle scuole.
Con Roy Chen hanno conversato il presidente della Comunità, prof. Dario Calimani e il Consigliere, dott. Daniele Radzik, e il coordinatore degli eventi culturali, dott. Davide Cutrì, in un dialogo che ha toccato molti temi dell’attualità israeliana e di quella della diaspora, fornendo importanti spunti e riflessioni.
La commemorazione è poi continuata con l’intervento di rav Sermoneta in Scola Spagnola.
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