Iniziata nel 1531 e compiuta nel 1532 fu ampliata ed arricchita nei secoli successivi fino al 1780. Simile alla Scola Grande Tedesca, anch’essa di rito ashkenazita e ciò denota quanto numerosa fossE la Comunità che seguiva questo rito: del resto nel 1700 si parla di cinque sinagoghe di rito tedesco. Sul portale d’ingresso leggiamo la scritta: “L’anno della sua costruzione 5292 (1532) della sinagoga della Santa Comunità Canton”.
A sinistra di chi entra si presenta l’Arca Santa con una decorazione molto fitta e persino troppo pesante, mentre sulla destra il leggiadrissimo pulpito (tevà) con ornamenti in stile fiorito, sporge da un’abside poligonale sorretta da quattro originali colonne di rami intrecciati.
Il matroneo si trova qui sulla parete che sovrasta la porta d’ingresso, ma quasi non si nota, perché le proporzioni di questo piccolo Tempio sono così esatte che le grate del matroneo sembrano confondersi con il motivo ornamentale che corre lungo le pareti, al di sotto del cornicione. Varie scritte e lapidi ricordano le successive fasi dei restauri di questo prezioso Tempio.
Sulle porte dell’Aron, come nella Scola Tedesca, all’interno sta inciso: “Keter Torah” (corona della Legge), al centro una corona e, sotto, i Dieci Comandamenti. Nelle formelle poste in alto, cominciando dalla parete di fronte all’ingresso, sono racchiuse iscrizioni e raffigurazioni tratte dalla Bibbia e relative a Mosè che fa scaturire le acque dalla rupe, all’altare dei sacrifici, al Mar Rosso, a Gerusalemme, ecc.
Uscendo leggiamo un ammonimento: “Ed ora tu torna, va in pace e non far del male”. All’esterno, sulla strada, a sinistra una piccola lapide dice: “Molti sono i mali al malvagio, ma chi spera nel Signore è circondato di misericordia” (Salmi XXXII, 10).
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